Uno sguardo sulle donne da mito ad oggi 25 Novembre 2022
Il 25 novembre sarà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,
istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in ricordo delle sorelle Mirabal,
oppositrici dominicane del dittatore Trujillo. Le tre sorelle furono rapite, torturate ed uccise.
Il fatto risale al 1960 ma la frequenza con cui le donne subiscono violenza è aumentata al punto da
essere considerata ordinaria.
Scrive Michela Marzano “Quanto più la donna cerca di affermarsi come uguale in dignità, valore e
diritti all’uomo, tanto più l’uomo reagisce in modo violento. La paura di perdere anche solo alcune
briciole di potere lo rende volgare, aggressivo, violento”.
Introdotto nel 2004 dall’antropologa messicana Marcela Lagarde, il termine femminicidio esprime
«la forma estrema della violenza di genere contro le donne, prodotto dalla violazione dei suoi diritti
umani in ambito pubblico e privato attraverso varie condotte misogine, quali i maltrattamenti,
la violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare,
comunitaria, istituzionale, che comportano l’impunità delle condotte poste in essere, tanto a livello
sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una condizione indifesa e di rischio, possono
culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa».
Il femminicidio non è mai un fatto isolato, un gesto folle e improvviso, ma è l’ultimo atto di un
ciclo di violenze. Per questo il termine omicidio non basta, in quanto le motivazioni che spingono
al femminicidio violano anche i diritti di non discriminazione per sesso garantiti dall’articolo 3 della
nostra Costituzione.
Nessuna legge potrà mai essere veramente efficace contro la violenza di genere quanto la
prevenzione. Prevenzione finalizzata all’educazione anche delle nuove generazioni che parta dal
rispetto delle differenze di sé e degli altri, di qualunque genere essere siano. Anche la
comunicazione dei mass media però dovrà diventare più rispettosa della figura femminile per
arrivare al raggiungimento dell’uguaglianza come valore universale.
Ecco che il Comune di Crespino, da tempo sensibile a questa tematica, proporrà un ulteriore
momento di approfondimento Venerdì 25 Novembre dalle ore 18.00 presso il Palazzo della Sede
Municipale in Piazza Fetonte 35.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Leonardo da Vinci, il coinvolgimento del
regista e attore Adriano Baccaglini, dell’artista Miranda Greggio e degli attori Elena Brigo e Morris
Furegato, nasce “PER COLPA DELLA BELLEZZA, uno sguardo sulle donne dal mito ad oggi”.
Siamo convinti che anche il Teatro possa diventare un contributo per conoscere, descrivere,
denunciare e dare una risposta ai tanti quesiti che queste discriminazioni di genere possono
crearsi nella donna e nell’individuo. Questa lettura teatrale, che partirà dal mito pregno di paure,
di accoppiamenti sessuali e di assassinii, attraverserà l’oggi per ricercare le ragioni e le convinzioni
umane poste a giustificazione della “oppressione” della donna da parte dell’uomo e dettarne
quindi una definitiva possibile risoluzione.
Come partecipare
Vi ricordiamo che la partecipazione all’evento è gratuita,
previa prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento posti entro mercoledì 23 novembre.
Per prenotazioni e informazioni +39 335 14 87 556
www.associazioneleonardodavinci.it
Una risposta
Buonasera, vorrei partecipare allo spettacolo di venerdì 25 a Crespino. Grazie